Quando si rende necessario bonificare una cisterna di gasolio, i passaggi previsti richiedono elevata professionalità e attenzione per essere svolti nel rispetto delle normative e dell’ambiente.
Prima di procedere alla rimozione e allo smaltimento in un impianto autorizzato, sono possibili altre azioni per tentare il ripristino dell’area circostante. Una di queste è l’inertizzazione della cisterna, un procedimento meno invasivo e altrettanto sicuro.
Prima dell’inertizzazione: la bonifica
Prima dell’inertizzazione della cisterna di gasolio, è necessario procedere con la sua bonifica.
Il primo step prevede la comunicazione al comune e all’ARPA di appartenenza l’inizio delle operazioni.
Successivamente, un’azienda specializzata e in possesso delle certificazioni necessarie come Gruppo Marazzato, procede con gli interventi di messa in sicurezza.
Come abbiamo avuto modo di approfondire in Bonifica della cisterna di gasolio: iter e normativa, i passaggi previsti sono:
- Verifica gas free prima dell’inizio delle operazioni
- Apertura passo d’uomo con strumentazione anti scintille
- Ventilazione della cisterna con strumenti antideflagranti
- Svuotamento e bonifica serbatoio
- Prova finale gas free ed eventuale prova di tenuta
- Consegna della documentazione
Serbatoio da bonificare?
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Smaltire una cisterna significa rimuoverla dal luogo in cui è situata e trasferirla in impianti di smaltimento, di recupero o di riciclo autorizzato. Affidandoti ad aziende come Gruppo Marazzato, per esempio, puoi contare su professionisti presenti lungo tutta la filiera dalla bonifica allo smaltimento, che potranno supportarti in ogni fase ed evitare sovrapprezzi dettati da intermediari.
La cisterna da smaltire se interrata va rimossa con automezzi predisposti allo scavo e poi caricata e trasportata al sito di destinazione. Infine, dopo lo smaltimento, è necessario assicurarsi che non ci sia altra contaminazione del fondo scavo ed effettuare, dunque, un campionamento.
Tuttavia, non sempre è necessario rimuovere la cisterna dal luogo nel quale è riposta.
Se non sono in essere obblighi giuridici o provvedimenti che ne richiedano la rimozione, è possibile procedere, in alternativa, all’inertizzazione.
L’inertizzazione prevede il riempimento del serbatoio con materiale inerte, generalmente sabbia. Qualora non fosse possibile, si ricorre al pompaggio di calcestruzzo o altri materiali inerti per un definitivo seppellimento. In questo modo, il serbatoio può permanere nella sua posizione originaria e non costituire più un rischio per l’ambiente.